Adottare un gatto: 5 errori da non fare

Con la fine dell’estate e il rientro dalle vacanze, molti prendono in considerazione la possibilità di allargare la famiglia accogliendo un gatto. La decisione di adottare è di solito carica di tante emozioni e aspettative, ma anche di dubbi e paure.

La prima raccomandazione è di non avere fretta e di prendersi il tempo per scegliere il micio che potrà adattarsi meglio alla propria famiglia e al proprio stile di vita, affidandosi, se necessario, ai consigli di un esperto.

Vediamo quali sono i 5 errori più comuni che possiamo evitare.

1. ADOTTARE UN CUCCIOLO PERCHÉ “LO EDUCO IO”

Un cucciolo non è una tabula rasa su cui scrivere quel che vogliamo. Ogni individuo ha delle peculiarità genetiche che lo caratterizzano, ma ha anche una propria personalità, con tratti che emergeranno con la crescita. E che potrebbero portarlo a esprimere comportamenti inattesi o diversi dalle nostre aspettative. Inoltre, un cucciolo ha molta energia da spendere, tanta voglia di giocare e poca percezione del pericolo. In questa fase della sua vita dovremo essere molto presenti e fare ancora più attenzione a tutti i pericoli che la nostra casa può nascondere.

2. PENSARE “UN GATTO VALE L’ALTRO”

Come dicevamo, ogni soggetto è unico. La personalità e il carattere di un gatto sono il risultato di caratteristiche genetiche ereditarie (chi erano i suoi genitori conta!), inclinazioni personali, esperienze e apprendimenti (un cucciolo può aver già vissuto e appreso molte cose stando con la mamma).

I gatti, quindi, non sono tutti uguali, e anche all’interno di una stessa cucciolata, si possono osservare differenze molto importanti.

Ci sono gatti socievoli che amano il contatto umano e gatti che invece mal sopportano interazioni troppo intense e prolungate; gatti che sono soddisfatti da una vita casalinga e gatti che hanno bisogno di avere un accesso esterno.. ecc.. Avere avuto gatti in passato ci aiuta sicuramente ad affrontare meglio la nuova convivenza, ma non ci dà nessuna garanzia.

3. ADOTTARE UN GATTO PERCHÉ SI AUTOGESTISCE ED È POCO IMPEGNATIVO

Se paragonato al cane, adottare un gatto può sembrare meno impegnativo. Non avrà bisogno di uscire al guinzaglio per le passeggiate, di socializzare con i suoi simili, né di lunghi percorsi educativi. Le esigenze di un gatto sono certamente diverse, ma non meno importanti. La nostra casa diventerà il suo territorio, dovrà sentirsi sicuro, avere luoghi adeguati di riposo, spazi dedicati e separati per cibo e lettiera, e molti luoghi sopraelevati per giocare e per controllare. Inoltre, per il suo benessere sarà necessario fornirgli cibo adeguato di buona qualità, ricordare gli antiparassitari, portarlo regolarmente dal veterinario e occuparci di lui anche quando ci organizziamo per le vacanze, affidandoci a un catsitter professionista.

Adottare significa anche stringere un legame a lungo termine. Per fortuna, la vita media dei gatti è piuttosto lunga: siamo sicuri di poter assumere un impegno che ci coinvolgerà per molti anni?

4. PENSARE CHE SE IL GATTO NON ESCE, NON HA BISOGNO DI VACCINI E ANTIPARASSITARI

Indipendentemente dallo stile di vita che offriremo al gatto che stiamo per adottare, lo dovremo proteggere dalle principali malattie che lo minacciano e che possono essere contratte anche solo attraverso la puntura di una zanzara.

Il protocollo prevede un primo vaccino somministrato a 2 mesi e un richiamo dopo 3 settimane; successivamente sarà necessario un richiamo all’anno per tutta la vita del gatto, salvo diverse indicazioni del veterinario.

La vaccinazione è importante per i gatti che vivono esclusivamente in casa ed è assolutamente indispensabile per i gatti che hanno possibilità di frequentare il giardino e di incontrare altri gatti.

Nel periodo primaverile-estivo, o secondo ciò che viene indicato dal veterinario, è fondamentale effettuare la profilassi antiparassitaria per evitare infestazioni di pulci e zecche, anche se il gatto vive solo in casa: sarà il veterinario a indicare la profilassi più corretta.

5. PENSARE CHE IL GATTO NON VA TOELETTATO

I gatti sono animali molto puliti e la toelettatura effettuata da un professionista diventa necessaria solo in casi specifici, questo però non significa che non necessitino di una cura quotidiana. Questa dipende anche dalla tipologia del pelo e dalla razza: i gatti persiani, per esempio, per le loro caratteristiche di razza hanno bisogno di cure particolari. Anche i gatti “nudi”, come lo Sphynx, hanno la loro beauty routine.

Vivere con un gatto non è complicato, ma è necessario fare questa scelta in modo consapevole.

La presenza di un micio in casa cambia la nostra vita, modifica i nostri ritmi, le nostre abitudini e richiede una buone dose di pazienza e un po’ di flessibilità: tutti sforzi che, vi assicuriamo, il gatto ricambierà appieno.

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