Pochi semplici trucchi per cambiare questa pessima abitudine
Il tiragraffi è un elemento che non dovrebbe mai mancare in una casa in cui è presente un gatto.
“Graffiare” per il gatto è una necessità fisiologica: le sue unghie crescono dall’interno verso l’esterno e “grattare” su una superficie dura è l’unico modo per mantenerle affilate. Pertanto, se il micio vive in casa, una periodica spuntatura delle unghie non basta.
Inoltre la “graffiatura” ha anche una funzione comunicativa ben precisa: permette al gatto di effettuare una marcatura feromonale, cioè di lasciare dei messaggi “odorosi” che danno una serie di informazioni su chi è, quanti anni ha, quanto ritiene strategica quella porzione di territorio…
SCEGLIERE IL TIRAGRAFFI GIUSTO
In commercio esistono una gran varietà di prodotti, con costi che partono da poche decine di euro fino ad arrivare a delle vere e proprie soluzioni “deluxe”, che richiedono anche un certo spazio in casa per posizionarle. Queste ultime – chiamate anche palestre per gatti – sono soluzioni “multifunzione”, perché offrono al nostro gatto più di un comfort (sono degli ottimi tiragraffi, ma anche delle casette in cui nascondersi, degli alberi casalinghi su cui arrampicarsi e giocare, dei luoghi sicuri e sopraelevati su cui poltrire in tutta tranquillità). Tuttavia, anche un semplice tiragraffi da pochi euro può andare bene, l’importante è che abbia alcune caratteristiche fondamentali:
1. deve essere stabile: la base deve essere larga e non deve oscillare, così che il gatto non abbia la sensazione di tirarselo addosso facendosi le unghie;
2. deve essere alto: dobbiamo sceglierne uno che permetta al nostro gatto possa allungarsi per bene. Farsi le unghie per il nostro micio è un po’ una forma di yoga: si rilassa, stira muscoli e tendini e si mantiene in forma (a meno che il nostro gatto non sia anziano, allora scegliamo un modello orizzontale);
3. scegliamolo con un palo di diametro abbastanza largo (almeno 8-10 cm) così che possa simulare il tronco di un alberello.
LA POSIZIONE DEL TIRAGRAFFI È TUTTO
Acquistato il tiragraffi giusto è il momento di scegliere anche la posizione corretta. Farsi le unghie non è solo una necessità fisica ma esprime anche un comportamento sociale. Attraverso l’atto del graffiare il nostro gatto marca il territorio, comunicando il suo passaggio attraverso il rilascio dei ferormoni presenti nei suoi cuscinetti. E cosa c’è di più sociale in casa nostra del soggiorno e del divano? Non è forse il divano dove passiamo le nostre serate in famiglia, guardando la tv o chiacchierando con gli amici? Va da sé che il nostro micio non voglia essere da meno e farci presente che anche lui ama stare lì con noi.
Ma il soggiorno non è l’unico posto dove vale la pena sistemare un tiragraffi: altre ottime posizioni sono tutte quelle su un punto di passaggio. Sono luoghi strategici da presidiare attraverso la marcatura: il nostro micio sta mettendo “nero su bianco” che quella è casa sua.
GUIDIAMOLO ALLA SCOPERTA DEL TIRAGRAFFI
È importante far scoprire al nostro gatto fin da piccolo quanto è bello usare questo oggetto. Il modo migliore è renderlo interessante per lui. Innanzitutto diamogli importanza: quando arriviamo a casa e lui ci viene incontro, avviciniamoci al tiragraffi e solo quando sarà vicino, o sopra – nel caso dei tiragraffi che lo permettono – salutiamolo e magari offriamogli un premietto, consolidando in lui la percezione positiva dell’oggetto.
Inoltre facciamolo giocare intorno al tiragraffi (alcuni sono già dotati di una pallina o di un topino). Giocando a “predare” si attaccherà inevitabilmente con le unghie al paletto di corda scoprendo quanto è piacevole.
Infine, se siamo in procinto di cambiare poltrone e divani scegliamo un materiale che sia meno invitante per il nostro micio: i gatti apprezzano le stoffe a cui facilmente posso tirare i fili. Meglio optare per velluto o alcantara.
Vuoi saperne di più sul gatto? Restiamo in contatto! Iscriviti qui alla mia newsletter