Randagio: cosa fare in caso di ritrovamento?

Ho trovato un gatto randagio vagante. Per molti il primo pensiero è: “lo prendo e lo porto in gattile!” Invece no.

Innanzitutto, va detto che a differenza dei cani, i gatti hanno tutto il diritto di girare liberi sul territorio.

Infatti, i gattili non possono accettare randagi catturati da privati.

Le strutture sanitarie sono preposte per l’accoglimento di animali malati o feriti che verranno successivamente rimessi sul territorio o in alcuni casi collocati in adozione.

COSA FARE ALLORA SE TROVIAMO UN GATTO RANDAGIO?

Se incontriamo un gatto sano sulla nostra strada particolarmente socievole e in buone condizioni possiamo per scrupolo fare una foto e controllare su uno dei tanti gruppi presenti sui social network se per caso corrisponde a un animale perso.

Possiamo chiedere alle case nei dintorni se conoscono il micio o verificare se in zona c’è affisso qualche avviso di smarrimento.

Se invece il gatto è ferito contattiamo la Polizia Municipale che si occuperà di verbalizzare il ritrovamento e di chiamare l’accalappiacani di zona. Perché è importante? Perché l’uscita dei Vigili Urbani consente di certificare il ritrovamento dell’animale sul territorio.

Qualora i Vigili Urbani non fossero reperibili perché notte e un giorno festivo, potete rivolgervi ai Carabinieri, alla Polizia Stradale, alla Polizia Provinciale o al veterinario ATS reperibile di turno.

Ovviamente possiamo provvedere anche autonomamente a portare l’animale ferito in clinica. Tuttavia in quel caso i costi di assistenza sanitaria saranno a nostro carico.

Come abbiamo visto nell’articolo “Gatto perso: ecco le 8 mosse da fare subito”, la segnalazione alle autorità competenti ci permetterà anche di verificare se ci sono denunce di smarrimento di quel gatto.

Anche in questo caso il consiglio è sempre quello di fare una foto da pubblicare su uno dei tanti gruppi presenti sui social network di ricerca animali smarriti, affiggere qualche cartello nella zona in cui avete ritrovato il gatto (previa richiesta di autorizzazione al Comune) e contattare le associazioni animaliste presenti sul territorio.

Il micio che avete salvato potrebbe non avere microchip e in altro modo potrebbe essere impossibile risalire al proprietario.

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