La visita dal veterinario per alcuni proprietari è una semplice routine. Per altri un autentico incubo, che comincia con cercare di convincere il gatto a entrare nel trasportino.
Sappiamo che il nostro piccolo felino è un animale stanziale, legato cioè al territorio in cui vive, che considera come la sua base sicura. Lo monitora e lo controlla minuziosamente, perché in natura è un predatore ma anche una preda: quando lo portiamo dal veterinario, non solo si ritrova in un ambiente sconosciuto, ma per giunta pregno di feromoni d’allarme. Ogni gatto che passa dallo studio del veterinario lascia un messaggio di pericolo nell’ambiente, che viene letto dai gatti che arrivano dopo di lui. Ecco dunque che l’ambulatorio verrà subito percepito in modo negativo.
PREPARARE LA VISITA
Il trasportino è un oggetto che il nostro micio dovrebbe utilizzare periodicamente sia per spostarsi con noi che per andare dal veterinario. Il modo migliore per farglielo marcare positivamente è lasciarlo sempre a disposizione. Posizioniamolo in un angolo piuttosto appartato di casa, magari coperto per 3/4 da una copertina così che sia utilizzabile dal nostro micio come una qualsiasi cuccia, in cui andarsi a nascondere quando vuole un po’ di tranquillità. Rendiamolo più confortevole posizionando al suo interno una copertina morbida o un cuscino.
Se il nostro micio si mostra particolarmente intidimidito dall’oggetto, possiamo aiutarlo con dell’erba gatta o dei feromoni sintetici. Nel caso in cui si ricorra ai feromoni sintetici, vanno nebulizzati all’interno del trasportino (ovviamente vuoto) e dopo circa 15 minuti sarà possibile proporlo nuovamente al gatto. L’effetto durerà per le successive 4-5 ore. Il giorno prefissato per la visita, una volta chiuso il trasportino, copriamolo con un telo, così che si senta più sicuro e protetto.
LA VISITA DAL VETERINARIO
Se il nostro veterinario non ha zone d’attesa separate per cani e gatti, evitiamo di appoggiare la gabbietta a terra, ma mettiamola su una mensola, una sedia o teniamola sulle nostre ginocchia. Non permettiamo alle persone presenti di disturbare il nostro gatto, toccandolo o lasciando avvicinare altri animali: questo contribuirebbe a spaventarlo ancora di più.
Una volta entrati in sala visite apriamo il trasportino e lasciamo che sia il gatto a uscire appena si sentirà tranquillo. Possiamo cercare di invitarlo a esplorare l’esterno facendogli una carezza o attirandolo con un giochino. Cerchiamo di mantenere un tono il più possibile pacato e rassicurante, di non effettuare movimenti bruschi o concitati. Se sappiamo che il nostro gatto è solitamente molto teso durante le visite, avvisiamo il veterinario per tempo, così che possa prendere l’appuntamento successivo più tardi del solito.
IL RIENTRO A CASA
Terminata la visita copriamo nuovamente il trasportino con il telo e portiamo il gatto direttamente a casa. Una volta rientrati, laviamo accuratamente le copertine e la gabbietta con acqua calda e sgrassatore (non profumato), così da eliminare l’eventuale marcatura feromonale d’allarme.
In caso di ricovero o di degenze lunghe è buona prassi, dopo la dimissione, lasciare qualche ora il nostro micio in una stanza con tutte le sue cose così che possa nascondersi e riprendere gradualmente possesso del suo territorio. Questo è particolarmente importante se si hanno più gatti: meglio tenerli separati 24 o 48 ore prima di ricominciare la convivenza.
A DOMICILIO: SI O NO?
Sono sempre di più i veterinari che visitano a domicilio. Questa possibilità ha dei pro e dei contro: per i gatti che mal tollerano il trasportino e il viaggio in auto è una soluzione meno stressante, tuttavia nel momento in cui il veterinario effettuerà la visita la marcatura di allarme avverrà nel territorio del gatto. Meglio dunque optare per una stanza come il bagno, o la cucina, facilmente igienizzabili.
Infine, se effettuare i controlli clinici è davvero problematico non rinunciamo mai alla salute del nostro gatto, ma chiediamo aiuto a un esperto in comportamento.